lunedì, ottobre 23, 2006

Il pastorello di Fit(ima)

"Non ci penso nemmeno". "E' stupendo". Due frasi divise da una fila di armadietti, da più di un mese e mezzo di tempo, da un'infinità di cose che non vanno come dovrebbero andare...Porca Troia. Spogliatoio. Lui ha appena fatto la doccia. Io con un’indifferenza traballante lo guardo con la coda dell’occhio. Tutte le parti di me si staccano e vanno da lui. Divento l’ologramma di me stesso. Lui è in un angolo. Fa il boxeur. Io la sciacquetta che scandisce i round su una lavagna di cartone. E' depilato? Abbronzato? muscoloso? Sta da dio? Ha dei segni sulla pelle? Non lo so. Non mi ricordo. Mica sapevano rispondere a tutte ste domande i pastorelli di Fatima? Perché per me lui è un po' come la Madonna. Ha quel ghigno fottuto, quando mi avvicino, nel quale mi perdo. Probabilmente non vuol dire nulla. Ma io in quel sorrisetto ci vedo la Treccani. Praticamente tutto. Ho il cuore che va a 200 all'ora, mentre il resto ha messo la retro.
Vorrei immobilizzare tutti quelli che ho vicino e catapultarmi come un kamikaze (produzione Mattel) sui suoi aculei di peluche . E’ un grande. Perchè riesce ad essere tremendo e dolcissimo in meno di un nano secondo. E io puntualmente vado in tilt come se fossi da Zara il primo giorno di saldi. Non può essere tutto così pesante. Non può essere tutto un lamento. No. In fondo non sta facendo nulla di male: non mi vuole. Cosa ci sarà mai di strano? Voglio alleggerire il clima. Voglio portare la temperatura da –36 gradi a +2. Che per il mio termometro dei sentimenti e come essere ai tropici. Mi avvicino e mi rivolgo al fascio di luce bianca che mi inonda quando lo guardo. “Vuoi prendere un aperitivo con me?”. “Non ci penso nemmeno”, sentenzia la sua voce. Non so se lui c’era quando gli ho fatto questa domanda. Forse stava già camminando su qualche acqua o resuscitando qualche morto, o moltiplicando qualche pesce. No, cazzo i pesci no. Lo amo. Lo amo. Lo amo. Sono la sua croce? Puttana troia e allora che si inchiodi a me. Poi ci penseremo. Mi giro e torno da dove sono venuto. Sono sicuro che quello che trasmetto non è quello che vorrei. Lo so. Ma sempre dopo. Depongo la mia scimitarra, mi metto davanti allo specchio per uscire per sempre dalla sua visuale e capisco che quel bastardo di Cupido mi ha rifilato delle frecce avariate. Fanculo anche a lui. Mina, di cui la mia collega ha il numero di cellulare, ma lasciamo perdere, canta: “Ti ho trovato un giorno sotto casa e mi hai detto scusa senti io non penso ormai che a te dimmi solo se hai voglia di un momento insieme a me o io posso sparire adesso una foglia che alza il vento”. Ecco, in quel cesso di spogliatoio mi sono sentito la foglia che se ne sta andando a fare in culo, alzata dal vento. Poi, però, mentre nudo come un topo di fogna mi spalmo la crema, lo vedo allo specchio e sento: “Ciao Alberto”. A quel punto mi giro, almeno credo, e vedo di nuovo la luce. Accecato sibilo anche io un saluto. Ave, Maria...(senza accento, in questo caso). A quel punto contemporaneamente: mi vesto, sbatto tutto dentro la borsa, controllo di non aver dimenticato nulla, faccio le scale, accendo la moto, esco dalla palestra. Trafelato aspetto di ricompattarmi. Poi, mi guardo in giro. Ma lui non c'è. Non mi sta aspettando. Se ne è andato. Sono talmente pirla che mi illudo che mi stia spiando da qualche parte. Mi faccio tenerezza da solo. Purtroppo. Nano nano.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

bene. molto bene. in ogni caso. ti abbraccio. k.

Anonimo ha detto...

Hai rotto il cazzo!!!!

Anonimo ha detto...

"non ci penso nemmeno"...spero non sia bello quanto simpatico
:)

Anonimo ha detto...

...secondo me il tuo termometro dei sentimenti è molto più altoforno di quanto ti piaccia ammettere. Un abbraccio :-)

Anonimo ha detto...

"Ho scritto col fuoco
nel buio del cielo
che io brucio d'amore
che io vivo di te".


Ma
"Come stanca
come sfianca
come un viaggio nella nebbia
che nasconde tutto il blu,
cosa manca
cosa manca
più lo penso forte, più non sente
questo amore dalle luci spente
fa capire che probabilmente, che probabilmente manchi proprio tu".


Oh, "Che male fa
stringere i denti
per una volta
anche se so
che del mio cuore
poco t'importa..."


Ma si sa, "l'importante è finire..."

:-*

Anonimo ha detto...

No piccolo!
mi hai fatto tenerezza....mi sono tornati in mente atteggiamenti/comportamenti simili che ho vissuto.....anche io a volte mi sono illusa di essere osservata e/o attesa......ma forse più che di un'illusione si tratta di un desiderio....sperare che qualcuno, quel qualcuno in particolare ti pensi e ti osservi.....che stronzata!

Darksylvia

Anonimo ha detto...

Ho linkato/segnalato questo post sul mio blog spero che questo non ti faccia girare le palle più del dovuto......alla prossima:)

Anonimo ha detto...

Sono cose toste, un po come una mertellata sulle gengive. Posso dire che comprendo il tuo stato d'animo.
Però le persone potrebbero essere più gentili che cazzo!

Ti abbraccio

Nano nano

Anonimo ha detto...

penso che dall'atteggiamento di queste divinità...sia poi nato l'ateismo...

Anonimo ha detto...

secondo me, ti fa pure pedinare!

come mai sei tornato all'antica grafica?
bacio

penaepanico ha detto...

Baronetto, anonimi, kiska, liquido, darksylvia, ziomike, binzi, paciu and so on......tenciù..for oll...Ma l'umore mica migliora... divinità a parte... nano nano