Domenica notte. Esco dal lavoro alla una, come dicono qui a Milano. Ho voglia di bere qualcosa, non ho voglia di andare a casa. Vado al Plastic a ritemprarmi un po'. Vado al Plastic a a sognare un mondo migliore. Vado al Plastic a rilassarmi. Naturalmente non mi ritempro, non sogno e non mi rilasso. Ma questo è un discorso diverso. Sono lì, con il mio gin tonic in mano, e con la voglia di essere altrove gelosamente nascosta nella mia tasca, quando davanti a me un ragazzotto digita sul suo cellulare il seguente messaggio: "Un mondo pieno di gente comune che vuole diventare famosa è una merda, un mondo dove gente famosa è comune è il posto ideale dove vivere". Una cosa del genere. Il mio primo pensiero è che stia parlando di me. Sono ego-riferito-timido anche tra luci psichedeliche e bum bum bum. Il secondo è capire se nella prima parte o nella seconda. Il terzo non è un pensiero ma una certezza: il tizio è un imbecille. Io avrei scritto così: "Un mondo pieno di gente comune è una merda. Un mondo pieno di gente pensante e vivente è un mondo ideale dove vivere. Ragazze... in camera..." Nano nano.(nella foto lì in mezzo Mary Tyler Moore attrice dell'omonimo telefilm e interprete del film Gente Comune)