Ovviamente mi sono pentito di essere tornato. Ovviamente mi sto chiedendo: “che cazzo ci faccio qui” in questo miserabile aeroporto ad aspettare il volo S511. Ovviamente sto maledicendomi. Ovviamente…
Penso a Cairns, al mio cow boy che la mattina alle 8 si è presentato al bar per dirmi “ciao, a presto”, al suo collo rugoso, alle sue mani ossute, alle sue esclamazioni monosillabiche (mh, oh, ah,)espresse all’ambulante di una bancarella mentre gli spalmava su un braccio olio e sull’altro crema e gli spiegava in dettaglio le specificità. Penso a tim che quando l’ho salutato si è commosso ed è fuggito dietro il bancone del bar dove lavora, mentre io lo guardavo con una dolcezza da spot pubblicitario. Penso a mel, la ragazza inglese da cui ho vissuto, che si è messa a piangere mentre salivo sul taxi che mi avrebbe riportato da dove sono venuto (da dove sono venuto, per altro, da una fogna che si chiama Milano d’estate?). Penso a me al bar la sera prima ad ingollare gin tonic e birre con vanessa, l’amica lesbica di mel, che mi guardavo intorno e mi chiedevo: “ma questo è proprio quello che vuoi?” Penso a tony che mi ha chiesto quando torno a Milano per passare una serata di quelle che dice lui, penso a dario che vuole sapere quando finirà la mia vacanza, a paolo che mi aspetta a torino, a mia sorella che vuole che la porti via, a simone che mi dice che vorrebbe aver più tempo per me, ad avreivoluto che mi mandato un tenerissimo sms qualche settimana fa, ad alessandro che mi ha detto che gli avrebbe fatto piacere rivedermi quando rientravo dalla vacanza. Penso a kiska che non ho mai visto ma è come se la conoscesi da una vita, a giorgio che mi legge tutte le mattine, a baronetto e alle sue cose meravigliose che mi scrive, a paciugo e tutti quelli che passano di qui. Penso a betty, francesco, roberta e laura che mi aspettano in sardegna, toscana, romagna e trentino. A lui che non ci sarà mai più nella mia vita come vorrei io. A tutti gli altri che entreranno, e ancora non lo sanno. Penso a quelli che mi passano vicino e non conosco. Penso alla ragazza americana di 21 anni conosciuta in aereo che tornava a casa sua dopo 5 mesi di Australia. A jeff (o charls, o daniel, o giuseppe) che ha confessato a aaron (il ragazzo figo che vive a casa di Mel) che sono stato il primo uomo della sua vita (puttana eva, na botta de culo ha avuto il povero). A tutti quelli che ho sfiorato senza sapere i nomi. Al ragazzo della palestra che mi ispira tanto sesso. Agli amanti milanesi incontrati per casa (mia). Alle serate che non voglio più fare… a tutti quelli che mi hanno amato. Penso a tobia che adesso è al mare aggrappato a sua madre e al salvagente. Di nuovo a tim che mi ha appena chiamato per dirmi che a Sydney il tempo è stupendo... Penso a me, in a mezzo a voi e sorrido. Grazie di esistere. (Non ce l’ho fatta….troppo ruffiano sto post). Nano nano
2 commenti:
Buon Viaggio!
Cmq sei il primo blog che apro appena arrivo in ufficio ogni mattina...
Un bacio
oddio che ieri sera ho finito i kleenex (per altri motivi), ora non posso commuovermi, non devo commuovermi, NOOO!!!
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