Ho il frigorifero vuoto come la testa di Paris Hilton, ma non voglio più uscire di casa. Vivo nella schizofrenia della creatività e vorrei avere tre blog (ogni per ogni tipo di umore più frequente), un laboratorio per costruire lampadari e un giornale tutto mio per lavorare con chi voglio e fare quello che voglio. Questa melassa dolciastra e filistea in cui siamo precipitati mi infastidisce. Se poi lavori a in un'azienda nata, cresciuta e diventata grande a Cologno Monzese, beh la medietà diventa il free pass per l'accesso. Sì, lo so, le grandi aziende sono tutte uguali, ma credetemi se le grandi aziende nascono alla periferia di Milano non possono che essere un po' peggio delle altre. Lapalisse. O tout court se preferite (ma anche Dr. House non andrebbe male). Vivo in bilico tra le mie psicosi che cerco di sedare con buoni propositi e buoni proposito che cerco di annientare con esiziali pensieri. Che sono quelli a cui a tutti i costi voglio tendere per esorcizzare le mie paure, ma che in fondo neppure mi appartengono tanto. Ieri ho visto un pezzo piccolo piccolo (come il suo diavolo) di Roberto Benigni. Parlava di Calderoli. Più o meno diceva: "Per quei bambini che hanno preblemi di crescita, poverini, quelli che dicono alla mamma 'non ce la farò mai, le sfide della vita, sono indietro, non ci arrivo', c'è Calderoli. Basta che la madre accenda la televisione lo veda e dica: 'Amore mio, vedi quello lì, lo vedi? Quello lì è al senato è il vice presidente, ce la puoi fare anche tu', per ridare al figlio sicurezza di sè". Trovo in questa battuta una grande verità. Con un dubbio: ma tutti i Calderoli che ci sono ora, quante ne arriveranno dopo? Puttava eva... Speriamo almeno siano fighi...va.... Nano nano
(Nella foto Matt Damon)
1 commento:
cos'� un richiamo a lasciare un commento????? e io non resito!
di sicuro sarebbero fighi i miei fatti con quello in alto...so blooooody sexyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!
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