Premessa: detesto i vecchi. Tolti quelli con le facce da nonnini di altri tempi teneri e raggrinziti, gli altri, che sono il 98% della popolazione anziana, cioè il 98% degli italiani mi stanno sul cazzo. Tantissimo. A meno che non facciano le rockstar. Bene. Sono sull'autobus, sono le 10,30 di mattina, sono comodamente seduto. E sto leggendo Neve il libro di Orhan Pamuk. Ad un certo punto sale un'orda di vecchiacci, che guardo con aria insofferente e penso: "Diobono ora devo anche cedergli il posto, che due maroni...". Tendo a farlo quando sono di buon umore e quando cioè non non cripto nelle facce che ho di fronte quell'espressione da : "tutto mi è dovuto perché sono anziano", che aborro. E quella mattina, sentendomi in ottima forma, ero di buon umore. Quindi quando mi si avvicina uno di questi canuti e ingrigiti individui, lo guardo e gentilmente chiedo: "Vuole sedersi?". E lui fissandomi mi dice: "No, si figuri posso però dirle una cosa?". E mentre penso : "no, non può dirmela di quello che le gira in testa non me ne fotte nulla e se a casa sua nessuno le dà retta perché è vecchio e coglione se non so cosa farci", rispondo: "mi dica....". E lui: "Sa che lei è un po' antico e superato. Ormai non si fanno più sedere gli anziani ma i bambini. Le parti si sono invertite. La gente si alza quando vede un bambino. Sono loro i padroni dei posti sugli autobus. Su, si modernizzi, mi sa che è rismasto un po' indietro". Io allibito lo guardo e non capisco se è serio, ironico, polemico o spiritoso. Tutte situazioni che da un senile se non fossi stato di buon umore non avrei gradito. Non faccio in tempo a sorridere e accennare un : "Sì, effettivamente ha ragione..." che lui è già sceso alla fermata e io scoppio a ridere da solo. E penso: "Spiritoso l'odioso vecchietto". Chissà se qualche tram lo avrà poi investito. Io spero di no....Ovviamente. Nano nano
(nella foto, Tina Turner)
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