Oggi tra Mentiras y gordas e i lividi "carichi di manichini, valichi, spauracchi". Ieri sera film adolescenziale spagnolo su un gruppuscolo di post adolescenti in cerca d'identità tra pastiglie, sniffate di coca e orgasmi improvvisati. Oggi nelle orecchie Lividi all'alba di Pico, il figlio di Enrico Ruggeri e di una mia conoscente che mi ha inviato il primo cd del ragazzino con i dreadlocks sulla testa. E io che sono rimasto sentimentalmente fermo ai miei 20 anni ci sto sguazzando da ore in questa bruma melanconica piena di energia. E via. Tra luci palpitanti di squallide discoteche notturne e diurni pianerottoli consumati da baci e limoni (come direbbe Rossella, non O'Hara ma lo stesso da favola). Tra lacrime notturne trattenute in un letto e tormentoni trascinati allo spasmo su un calendario che sembrava non finire mai. Tra voglia di essere e voglia di avere. Essere. Essere. Essere. Mille cose. Che in fondo ai tempi erano una sola: essere te. Io te e tu me. Sempre. Non solo sul pianerottolo. Mannaggia. Nano nano
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