giovedì, maggio 24, 2012
Un gran pezzo d'America
Davanti a me ho un pezzo immenso d’America. La statua della
libertà. Il ponte di Brooklyn. L’Empire state building. Il vuoto riempito da un altro
grattacielo lasciato dalle torri gemelle e poi gli edifici di Wall street.
Davanti a me ho un gran pezzo d’America. Altro che l’Ubalda. Lo guardo e mi
sembra così vicino a questa parte di New York che quasi mi fa paura. Mi sembra
di averlo addosso questo pezzo d’America. Spatatrac. E il pezzo d’America te lo
trovi appiccicato alle lenti dei tuoi occhiali senza neppure rendertene
conto. Non so se l’America mi piace. Ma trovo questo pezzo d’America talmente irreale che mi fa tenerezza.
Lì, fermo a rivendicare il suo ruolo. Povero ponte di Brooklyn attaccato ai suoi fili tesi, resistente a tutto. Se fossi in lui avrei voglia
di sprofondare. Di inabissarmi. Di sparire per sempre da qui e andare a
collegare altri corpi, da qualche altra parte del mondo. Davanti a me ho un pezzo immenso
d’America. E io sono lì che lo
guardo, attento a non sciuparlo. Questo tenero pezzo d’America. Nano nano
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento