domenica, novembre 27, 2005
Cattivi pensieri
La gola è ancora dolorante. Il cervello lancia continui cattivi pensieri e il cuore, con i suoi palpiti, li corregge. Di poco, ma li corregge pur non riuscendo a trasformarli in buoni. Primo cattivo pensiero: Ma se il rapporto si fonda esclusivamente su una vacanza estiva passata insieme e su una gragnola di serate notturne dal sapore di gin e di sperma mal schizzato, che rapporto è? Secondo cattivo pensiero: Mi avete condizionato la vita, striturato l'esistenza tra un vorrei essere per voi... e un dovrei essere per me...., mi avete fatto consumare decibel di voce in quintalate di inutili discussioni, mi avete fatto credere che i giganti eravate voi e io un piccolo sassolino in una distesa di ghiaia, ora che di tutto questo sono stufo lasciatemi stare. E tacete, imbecilli. Terzo cattivo pensiero: Ma perché i miei interlocutori mattutini e pomeridiani sono braccia rubate ai ferri da stiro e menti incastrate tra un subbuteo e una paginetta di BoyMusic macchiata di nutella? Quarto cattivo pensiero: Tutti gli altri trovano uomini della loro vita dietro sgualcite insegne di locali notturni o tastiere ingiallite di pc caserecci. E sembra che lì ad aspettarli ci stessero da un secolo. Bravi. Anche per questo, vi auguro altri cento di questi anni da passare insieme. Soli. Però. Quinto cattivo pensiero: Tutti gli altri hanno un passato di sesso da far invidia alla cineteca personale di Schicchi, quella che contiene anche i fuori onda e gli scarti. E continuano a praticare con immenso successo. Ok, io no. Io sono frustrato. Io sono frigido. Io sono impotente. Io sono complessato. Io non ho superato tanti tabù. Io non vivo bene la mia sessualità. Io sono una frana. Ok, spero tanto che questa frana vi travolga tutti. Cialtroni al sapore di fragola. Ultimo cattivo pensiero: che tutti i cani delle coppiette gay felici, nelle loro casette colorate, vicino a caminetti scoppiettanti, tra i loro oggettini comprati in giro per il mondo, smettano di abbaiare e si assopiscano sul pavimento di colpo. In questo momento e per sempre. Bau Bau, Nano nano.
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5 commenti:
ammappa! poveri cagnolini!!!
cmq, neanche il mio passato farebbe un baffo a schicchi... siamo in buona compagnia!
che bello renato a quei tempi!!!
meglio cinque cattivi pensieri che la valanga di buone risoluzioni che sta per travolgerci con l'arrivo del natale. comunque le mie braccia al massimo le rubi allo smalto (rosso, però, non fucsia). baci
Che bel post! Lo sottoscrivo interamente.
Pagiugo. Renato a quei tempi cantava Sbattiamoci. Mo una canzone dedicata a Karol Wojtyla. Vedi tu....
Virginie. Adoro (come sono glamur)l'idea di braccia rubate allo smalto.
Arsenio. Grazie per la sottoscrizione. Ma mi sa che siamo in pochi.
S.. Non rientri in nessuna di queste categorie. Rientri nella sesta. Quella degli scemi totali (vedi motivazione "mi salva la mia tastiera nera").
Paciugo, perdona il refuso
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