lunedì, febbraio 27, 2006

Soffio di vento

Alla domanda: "Che cos'è l'amor", qualcuno ha risposto: "chiedilo alla porta, alla guardarobiera nera e al suo romanzo rosa". Alla porta. Molte volte l'unico ricordo che ho avuto è stata la porta. Chiusa davanti a me. E in mano un pezzo di carta con un numero di telefono. Generalmente il mio. Che cos'è l'amore? Un tempo pensavo fosse un volto dai capelli neri, dagli occhi verdi e dal sorriso bianco come quello di Kadu Moliterno (un divo delle telenovelas brasiliane, lasciatemi perdere). Poi, caduto a terra ho capito che probabilmente era lo sguardo complice di qualcuno che mi avrebbe portato via. Da qui. Da non so che cosa. Da me stesso. E quando mi sono accorto che l'attesa si faceva troppo lunga, ho pensato che l'amore fosse già passato. E che mi avesse travolto come un uragano impazzito. Congelandomi il cuore. Lasciando dietro di se macerie da cui partivano emozioni che si sfracellavano contro un trompe l'oil di luci e colori. Ben presto mi sono reso conto che quel uragano sono io. Sono io che subito distruggo tutto quello che a fatica riesco a costruire. Sono io che permetto solo al nulla di crescere intorno a me. A volte immagino l'amore come una pianta con immense radici. Che resiste anche se il terreno è arido. Altre, lo vedo come un'onda che si spegne sulla riva. E bagna la sabbia assetata di acqua. Forse l'amore è semplicemente un soffio di vento che ti passa sopra e che ti fa dire: "finalmente. Io sono qui. Con te". Un soffio di vento, appunto. Che l'uragano non può sentire. Eppure sa che c'è. Disperatamente. Nano nano.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

che succede amore?
lo sai che tanti pensieri vanificano le fatiche fatte in spa?
;o)

Anonimo ha detto...

Un bacino

nic ha detto...

"..amore amore amore amore
questa parola vista da lontano, mi fa sentire un pellegrino, un penitente, un cavaliere errante, un mezzo deficiente.."

così diceva in una sua canzone Lorenzo Cherubini