Stanotte ho dormito non benissimo. Ieri sono andato a letto troppo presto. Ero troppo stanco. Ho sognato tanto. Troppo. Mi sa. Mi sono stufato di essere nomade e non vedo l’ora di trasferirmi nella mia casa nuova (uno studio di 5m etri quadrati 5 con giardinetto di 2 metri quadrati 2). Ho voglia di mettermi a cucinare qualcosa di decente. Qui si mangia da Dio e si paga poco ma di uscire tutte le sere me so rotto. Ho scoperto che anche il bancomat non funziona più. Quindi sono senza soldi. Domani vado in banca e vedo se mi aprono un conto qui. Alla Bank of America. Mi suona bene. Mi piace. Pomeriggio al Sfmoma, San Francisco museum of modern art. Tra le altre cose c’era una esposizione di Martin Munkacsi fotografo ungherese, ex giornalista a Berlino trasferitosi a New York con la discesa in campo di Hitler, diventato una celebrità, morto in miseria agli inizi degli anni sessanta e maestro postumo di Avedon e tanti altri. Molto interessante. Sicuramente di più della solita esposizione permanente fatta di Picasso, Dalì, Morandi, Mondrian, Klee ecc ecc. Di cui onestamente non ne posso più e che ho visto, diciamo così, a volo d’uccello (my sister in the art and in the life, do you remember?) De Picasso poi…A parte quattro cose non mi è mai piaciuto ma solo a Barcellona l’ho realizzato e me so detto: Basta.
Ora sono qui al caffè del Museo a scroccare corrente. Non avendo un dollaro in tasca non ho preso nulla. Va beh, speriamo di risolvere anche questo problemino. Two time nano.
(foto fatta a Union Square mentre strimpellavao jazz dal vivo)
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