"You can stand under my umbrella". Ho in testa Rhianna. Ieri, dopo il fine settimana passato qui con i miei nipoti, serata al Milano film festival. Dove ahimè ho beccato i corti. Siamo partiti con quelli di Ciprì e Maresco (si chiamano così?) che detesto. Li ho sempre detestati. Continuo a detestarli. Non mi fanno ridere. Poi, è stata la volta di una storiella sull'uragano Katherine, di una mini minchiata girata da un indiano di cui non ho capito il senso, e un altra pattumata from Brazil. Bene. Poi sono uscito. Siamo usciti. Forse essendo corti il mio chip intasato che ho in testa quando si focalizza sulla storia è già finita. O forse, più semplicmente, non fanno per me. In questo momento. Meglio sferuzzà a casa per le tende. Va....
Nel pomeriggio primo giorno di palestra dopo due mesi. Voglio fare il bravo e sorridere, essere smart (?), e dispensare serenità. Almeno visiva. Me sforzo più de un tir che trasporta tondini. Vediamo che succede. Poi fra tre giorni a limite torno a tirarmela come se fossi Brad Pitt. Del resto per ora: "You can stand under my umbrella". Quindi...Nano nano.
(Nella foto, Rhianna)
5 commenti:
ella
ella
e
e
... di questi tempi, trovami uno che non pensa a Rihanna!!!
Non penso a Rihanna. Sono grave? Mi devo preoccupare?
Gan
aliena come sempre: chi è rihanna?
Ah, bene... io non porto mai l'ombrello. :)
Sotto quell'umbrella (dio che nervi quella canzone, è una cagata già ascoltata mezza volta, figuriamoci dopo tutta un'estate in cui te la propinano dovunque e semprunque :-/ ).... là sotto, dicevo, non ti arrivano i miei sms? :-P
S.
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