sabato, giugno 06, 2009
Io sono Rhett e viva l'Italia
No, non ci siamo. Ho deciso che non andrò a votare. Lo so, posso ancora cambiare idea. Ma mi sono sfracellato i coglioni di clown nani e catto-comunisti dal ciuffo tinto. Odio il circo, odio la chiesa. Da qualche anno sono riusciti anche a farmi odiare anche le minoranze (intese come politiche). Non voto. Credo che sia la prima volta. Mi dispiace. Tanto. E lo faccio con l'ansia di chi non riesce a capire il perché gli italiani sono così disperati da credere a quello che dice una vecchia checca liftingata, toupettata, taccata e inceronata. Lo faccio con l'ansia di chi ha sempre vissuto il voto come una forza e un caposaldo della democrazia. Ma ora, mi sembra di capire non è più così. E per questo non vado a votare. Perché non c'è più nessuna forza in quella croce, in quella scelta, in quella opzione. Non c'è anima in quelle fottute cabine elettorali. Non c'è più democrazia in questo passivo sonnecchiamento. E quindi, come dice Rhett se l'Italia va alla deriva, "francamente me ne infischio". Vediamo se facendo così faccio pace con i miei connazionali. E' un atto egoistico il mio, lo so. Sono pusillanime misero e meschino come Crash ed Eddie i due opossum dell'Era glaciale. Appunto. Finalmente mi sento un vero italiano. Viva l'Italia. Nano nano (ma senza tacchi, cerone, lifting e toupet)
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2 commenti:
et oui, non posso dire tu abbia torto. Io so' fetente e comunista e ho gia' votato ieri (a paris si vota prima), ma non mi riconosco manco allo specchio, figurati in un partito. Voterei volentieri te ma temo che sarebbe un successo trovarne altri dieci. Bon, mi sa che l'orsa virginie va a raggiungere il pinguino alberto. Baci
se voto anche io il pinguino alberto, basta trovarne altri nove?
Alberto for president!!!!
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