martedì, giugno 09, 2009
Io sono Scarlett e viva Noemi
Mi è bastata un chiacchiera telefonica per decidere di andare a votare. Mi è bastato sapere che il mio direttore votasse per andarci anche io e, in un certo senso, annullare il suo voto. Mi è bastato quello per scapicollarmi, tessera elettorale e carta d'identità in mano, nella scuola vicino a casa mia, per l'occasione diventata seggio elettorale. Mi è bastato quello per capire che a volte basta solo frenare, fermare, placcare, bloccare, per partecipare. Non solo vincere. Io ho placcato lui, lo so per certo. E mi basta per dire che ho fatto il mio dovere. Non andando a votare, quello è un dovere vetusto in una democrazia così povera come la nostra, ma fermando l'avanzata degli avvilenti. Ora mi sento Scarlett, che urla al (via col) vento "Domani è un altro giorno". Viva l'Italia, viva la Repubblica (intesa come quotidiano), viva Noemi. Nano nano (ma sì, con tacco 15, questa volta)
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2 commenti:
"viva noemi" è fantastico.
viva il nanonano, aggiungo.
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