(E' la poesia citata in quattro Matrimoni e un funerale)
Fermate tutti gli orologi, tagliate i fili del telefono,
Date al cane un osso succulento
prima che si metta ad abbaiare,
Zittite i pianoforti e con il cupo segnale del tamburo,
Portate fuori il feretro, che parta il funerale.
Alti gli aeroplani s'avvitino con voce di sconforto
Scarabocchiando nel cielo il messaggio "E' morto"
Mettete un nastro nero al collo bianco d'ogni piccione,
Fare indossare ai vigili lunghi guanti neri di cotone.
Era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est, il mio Ovest,
La mia settimana di lavoro e il mio giorno di riposo,
Il mio meriggio, la mia notte, la mia parola, il mio canto;
Avevo immaginato che il nostro amore
potesse durare per sempre: Era solo un'illusione.
Le stelle non servono più: spegnetele una per una,
Imballate la luna e smontate il sole;
Scolate tutto il mare e strappate tutte le selve.
Perché da questo momento
nulla di buono potrà mai tornare.
(W.H.Auden)
2 commenti:
ti preferisco quando parli di al bano....!! a proposito, l'ecstasy l'hai finito?? tanto per avere un'idea...
stasera si esce, eh? tranquillo..tutti insieme come i vecchi tempi...nessuno più ti lascerà solo con 4 matrimoni e un funerale...
ci sta, ci sta, per me ci sta benissimo pure la poesia (tra l'altro, fantastica, grazie al); senno è troppo facile.
p.s. comincia proprio a rompere le palle 'sto sistema qua sotto di controllo di non so che
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