Leggo ieri sul giornale di un tale David Teniers (chiamato Teniers il giovane) pittore fiammingo nato nel 1610, autore di più di mille opere, tra cui "El archiduque Leopoldo Guillermo en su galería de pinturas de Bruselas" (1647, Museo del Prado, Madrid), dove immortala tutti i quadri che l'arciduca possedeva. I critici lo hanno definito come una delle prime rappresentazioni iconografiche di un catalogo. A quel punto mi sono chiesto: "Ma io, quando ho cominciato a catalogare nella mia mente cose e persone?". Del tipo: questa mi interessa, questa no, questa cosa è bella, questa è orrenda, questa serata è stata interessante, questa noiosa, qui mi sono divertito, lì no, questo ispira, questo no, lei è una donna meravigliosa, lui è un uomo stupido. E soprattutto mi sono chiesto: "perché, come tanti Postalmarket, dobbiamo catalogare tutto e a tutti i costi?".
(nella foto, El archiduque Leopoldo Guillermo en su galería de pinturas de Bruselas, di David Teniers, 1647)
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