Interno Gasoline Milano. Bella gente, bella musica, metà Plastic che mi guarda, metà umanità che non sa dove trascinare le ossa, e nel dubbio decide di fare una rampa e mezza di scale verso l'inferno (il Gasoline è sottoterra). Sorrisi smaglianti, corpi strizzati in abiti varipiniti, braccia protese verso altre storie danzanti lì di fronte. Il tutto tra strette di mani, baci e frasi di cortesia vestite fetish da sciorinare nella notte milanese. Seduto su un divano in similpelle, tra cubetti di ghiacchio erroneamente versati, penso: "sto ricadendo nel baratro, ma non mi ricordo quale". E mentre l'acqua mi tocca, il mio cuore si congela.
(nella foto, Lisa Bonet in Angel Heart ascensore per l'inferno)
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