giovedì, dicembre 17, 2009

Io e Anna

Lo potevo capire da subito. Non l'ho fatto, ma l'ho temuto. Ora che sono a pagina 840 ne ho la conferma. La mia Anna è una morfinomane. Ecco perché tutte le sue angosce si sono placate di colpo, ecco perché durante il giorno riesce ad avere una vita felice e la notte resiste al risucchio del buio. Si fa di morfina. E alla grande da quanto si intuisce. La mia eroina (anzi morfinaina) non mi ha deluso. Anche Lev non mi ha deluso. Le loro tinte forte mi hanno conquistato. Il loro amore estremo mi ha fatto tenerezza, i loro caratteri autodistruttivi in nome di qualcosa, in questo caso in nome dell'amore, mi hanno fatto fare un balzo indietro per poi volare a andare lontano nel mio mondo parallelo fatto di passioni, cambiamenti e follie. "La serata passò felice e allegra in compagnia della principessa Varvàra, che si lamentò con lui del fatto che Anna, in sua assenza, aveva preso la morfina". Bene. Mentre scrivo penso: considerando il binomio "assenza" e "morfina" se io fossi come lei vivrei direttamente a San Patrignano. Karénina for ever. Nano nano
(nella foto due ballerini della Eifman Ballet)

1 commento:

Gan ha detto...

A San Patrignano? Naaaaaaaa! Quando vorrai darti ai lavori agricoli ti assumo io. Assicuro paga decente, buon vino, buon cibo, spleen gratuito, introspezioni mutuabili, solitudini quasi perfette e Bobo. Che non è l' azzannatore di polpacci polizieschi, ma un discreto e misurato cane da compagnia.
Penaepanico for ever.