martedì, giugno 29, 2010

Voli (questa volta veri)

Ora voglio capire di più dello Zeitgeist movement, che già mi aveva affascinato con i suoi film e con il progetto Venus. Mi piace l'idea di un mondo senza la schiavitù del denaro e delle religioni. Mi piacerebbe anche un mondo senza imbecilli pronti a dirci quello che dobbiamo fare. Mentre bellamente si fanno gli affari loro. I cazzi loro. Se può dì? Ormai l'ho detto. Sono ateo e detesto ogni forma di fede, anche se mi affascina l'Islam. Qualcuno ha detto: "sono i peggiori anni della nostra vita". Io aggiungerei: "un po' anche grazie a te". Io in fondo non penso che siano così brutti. Credo piuttosto che qualcuno ce li stia raccontando malissimo. Ma male male. E tra quel qualcuno forse ci sono anche io. Ma questo è un lungo discorso, che non ammette scuse (appunto, no excuse) ed è per questo che mi costa molto farlo per colpa delle mie bieche e subdole debolezze. Taricone se ne è andato. Lui. Mi dispiace. Io che sono cattivo, su quel paracadute avrei voluto qualcun altro. Ma Dio non esiste, e ci è capitato lui. Appunto. Nano nano
(nella foto: cadeau prima edizione Gf, serie limitata)

domenica, giugno 20, 2010

Voli

Muore un modello malato d'amore lasciando una finestra in viale Papiniano e finendo sul suolo bagnato del marciapiede sottostante. In Svezia, (W la Svezia) la futura regina Victoria sposa Daniel, il suo personal trainer proveniente (lo deduco io) dalla periferia si Stoccolma, bello e truzzo come un tronista mancato. Due favole interrotte dalla realtà: da una parte il triste epilogo di un ragazzo bello e famoso, dall'altra il lieto fine di un racconto per minorenni in crinoline e taffettà. Due storie sulle quali è piombata la parola fine. Nel primo caso per forza di cose, nel secondo per interesse. Da questo punto in poi la favola dei due principi non ci intrattiene più, a meno che non precipiti in un nuovo capitolo fatto di lacrime e maledizioni. Le stesse che hanno trascinato nel vuoto Tom Nicon, 22 anni. Inutile dirlo, io vorrei essere la principessa. Anche senza corona, a meno che non si tratti di birra. Nano nano. (Nella foto, Vittoria di Svezia e Daniel Westling)

giovedì, giugno 17, 2010

Siamo tutti un po' kulaki

Trame inesistenti che ci accompagnano per tutta la vita. Sono le nostre. Zygmunt Bauman compie 85 anni e su qualche magazine di settimana scorsa parla di "classificazioni, differenziazioni e segregazioni come strumenti collaudati della modernità per la trasformazione del mondo (...). Noi nella modernità abbiamo pensato bene di costruire delle società basate su una presunta armonia etica ed estetica. Gli esseri parassitari (ebrei e kulaki nella Russia di Stalin) li abbiamo eliminati (...). Ecco perché le classificazioni sono armi mortali". Detto questo non so chi siano i kulaki ma li trovo stupendi, giusto per il nome che hanno. Qui sta piovendo a dirotto e vorrei essere su un'isola ad ascoltare il mare. Peccato. Nano nano.
(nella foto : come mi immagino un kulako)

domenica, giugno 06, 2010

La storia l'assolverà...

"Alla corte del re / tutti al party in deshabille' / per formalita' / regna la banalita' / a meta' fra misteri e santita'... / e la curiosita'... la svezia... / alla corte del re / gran signore, tous les noblesse / come novita' / ecco arrivano le super-stars / a meta' di una falsa verita' / e la celebrita'... la svezia... evviva la svezia / viva la svezia... / come nelle favole / le sirene salgono dal mare / le altre, donne di cartone / dai colori di isole lontane / per provare l'emozione / di una storia d'amore / in culo alla tradizione e... alla svezia... / ... la svezia... evviva la svezia / ... la svezia... / ... la svezia... la svezia... / la svezia... la svezia... viva la svezia...". Nano nano