mercoledì, novembre 22, 2006

Il cuore di Bette

Il vestito da sposa di Giorgio Armani disegnato per Kate Holmes fa cagare. Si può dire o no? Il matrimonio con Tom Cruise non ho capito a chi interessi. La fiction della figlia lesbica di Lino banfi, che non ho visto, immagino faccia schifo come tutte le altre. Chissenefrega di che parla. Ieri in compenso, mi sono rivisto in dvd Che fine ha fatto Baby Jane? In inglese e con sottotitoli in inglese. Capito poco. Ma l'avevo già visto più di una volta e quindi è stata "na passeggiata". Vedere Bette Davis è di per sè un'esperienza nirvanica. Sentirla è un'emozione che ti tocca il cuore. Per chi ce l'ha. Ovviamente. Nano nano

lunedì, novembre 13, 2006

Il diavolo veste Prado

Fine settimana a Madrid. Con mia sorella nell'arte e nella vita. Sole, cielo azzurro, caldo, cose belle, domande belle, storie belle. Sentite, raccontate, vissute. Fa lo stesso. Tanto sono storie. Ma non è questo il punto. E' inutile dire che nella capitale spagnola si sta bene. Sarebbe come dire che questo è il periodo dei panettoni (oh Madonna) e delle luminarie. Banalità.
Museo del Prado. Davanti a noi, dopo un orgia di santi, re, principi e duchesse, ci compare Cupido. Con lui Adone e Venere. E' un nano secondo immedesimarsi nei personaggi davanti astanti. Ma noi siamo in due. Nel dipinto sono in tre. Uno rimane senza immedesimante (si dice così?). E' il fottuto Cupido. Basterebbe avere questo dipinto davanti agli occhi, almeno dall'età della ragione, per capire che lassù in cielo nessuno aiuta i cuori solitari e che quello di innamorarsi è uno sporco lavoro. Purtroppo qualcuno deve farlo. Da solo. Guardate la faccia del marmocchio, concentratevi sullo sguardo e deducetene le intenzioni: secondo voi questo ha la voglia de lancià frecce e di fare innamorare gli umani? Secondo me non gliene può fottere di meno. E ride sornione davanti alla sicumera di Adone e alla voluttuà di Venere. Come dire: "Ma dove credete di andate coglioni?". Il diavolo non veste Prada, credetemi. Veste Prado. Nano nano
(nella foto: Venere, Adone e Cupido di Annibale Caracci, 1595, Museo del Prado)

venerdì, novembre 03, 2006

La solita gag

Ogni giorno o quasi la stessa gag. Di cui vado pazzo. Quando si connette s. dopo due frasi di cortesia e di chiacchiera parto con: "Non mi chiedi come sto?" e lui: "Come stai?". Io: "Di merda, perché?". E lui: "L'umore?". E io: "Pessimo". La stessa cosa la faccio ogni tanto con Mauro al telefono. Sono un oco giulivo. Lo so. Quando mi alzo la mattina presto come oggi, ore 7 sveglia, ho sbalzi d'umore repentino. Quando mi alzo tardi il morale è costante: 'na tristezza per tutto il giorno'. Se vivessi su un aereo, forse, troverei il mio equilibrio... Ma... Comunque. Che meraviglia è la ciclicità della vita. Ieri meditavo e pensavo: "che bello arriva l'inverno. Per 7 mesi non dovrò pensare a cosa fare durante le vacanze estive". Nano nano