lunedì, gennaio 26, 2009

Out aut

Sono al lavoro. Sto scrivendo: "D. è di fronte ad un out out...". Ma la cosa non mi convince. Chiedo a un mio collega: "Ho un vuoto di memoria: come si scrive aut aut?". E lui: "Aut aut". Io. "E' vero che è francese". Lui: "Latino, demente". Questo sono io in questo momento. Da prendere e tirare nel cesso. Va beh... Non sono i dubbi quelli che mi spaventano, ma i miei commenti. Passerà anche questo stato di pseudo presenza. E passerà anche questa mania di non frenare la parole onde evitare disastri. Venerdì sono stato ad una festa. Un mio stretto conoscente ha compiuto 27 anni. Mi ha invitato... in un bistrot (che notoriamente un termine tedesco) qui vicino a casa mia. Bistrot Giacomo o qualcosa del genere. A parte che la prima persona palesatasi davanti ai miei occhi assonnati è stato Edoardo Costa e io che di base sono un moralista, seppure in versione hardcore, mi sono chiesto: "Ma questo che fa in giro che c'è Striscia che lo cerca? " A parte lui, di cui chissenefotte, a metà serata ho fatto chiacchiera con una tipa veneta che lavora da qualche anno a Roma. Parlando del più e del meno mi ha detto che i romani non le stanno bene, che sono volgari, che l'ambiente è provinciale, che la gente è patacca, che sono poco interessanti, vestono male, non hanno gusto (etc. etc.) e che lei per stare più lontana possibile da quella città, appena può se ne va via. "Sai, durante l'estate non ho perso un'occasione per andarmene da Roma: Porto Cervo, Capri, Saint Tropez, Panarea, Cortina... lontano dai romani così burini...". E io che pensavo: effettivamente sai a Panarea quanta gente raffinata si incontra? La Giò, la Pat, la Ni, la Meli, la Cri... Per non parlare di Porto Cervo. Quello che ha più gusto gira con un doppiopetto dai bottoni d'oro e una bandana in testa. A volte vorrei l'eutanasia momentanea.  Per un'oretta o due. Non di più. Giusto per vedere gli angeli. Loro magari sparano meno minchiate. Nano nano (che è un po' come aut aut).

martedì, gennaio 20, 2009

Tanti lui

Siamo lì. Balliamo. Tutti e due. Io e lui. Lui alto e bello, io piccolo e indifeso. Ma non è vero. Lui alto e bello. Io piccolo e forte come Braccio di Ferro alle prese con i suoi spinaci. Tra noi pochi sguardi, poche parole, pochi abbracci. Non li cerchiamo più. Siamo stati un equivoco. Lo so. Bello, ma pur sempre un equivoco. Io, questa volta con un altro lui, bevo, gioco e mi muovo. Mi piace essere tornato lì, dopo tempo che non avevo più voglia. La musica è bella. La gente anche. Siamo tutti belli, per qualcosa o per altro in fondo. Si vede. Si respira. Si sente. Immobile vedo lui. Lo guardo, mi guarda, lo riguardo, mi sorride,  gli sorrido. Non ci conosciamo, non ci siamo mai visti. Poi, ci dimentichiamo: lui nella sua immobilità io in un altro gin tonic. Ognuno pensa ad altro. Io so a chi sto pensando. Vorrei fosse qui con me. Poi, di colpo ci ricordiamo di noi: io sto uscendo dal bagno, lui mi ferma. Ci parliamo, ridiamo, scherziamo, ci attacchiamo ad un altro gin tonic. Siamo lì. Balliamo, non siamo più in due, non siamo più in tre. Siamo in tanti. Tanti "lui" che si agitano per non stancarsi. Di noi. Paradossale. Nano nano.

venerdì, gennaio 16, 2009

Pena e panico permettendo

Lucia Annunziata litiga con Michele Santoro e lui dà fuori di matto in diretta tv. Lei sta buonina un secondo, poi di scatto si alza e saluta piccata. Me fanno morì. Due prepotenti che da quando si sono sganciati dai catto-comunisti li adoro. Mi piace vedere due istintivi alle prese ognuno con i propri fantasmi e con i propri nervi scoperti. Adoro queste scene in tv. Mi piacciono perchè così torno a pensare che di gente capace di difendere le proprie idee con altre idee ce n'è piena l'aria. Mi piacciono perchè così torno a pensare che intorno a un'idea si può ancora discutere. Mi piacciono perché volo nei miei mondi pieni di phatos, ethos e logos (non c'entano nulla Dolce & Gabbana, tranquillini). E una volta lì, nei miei mondi, mi faccio coccolare. Pena e panico permettendo... Nano nano

sabato, gennaio 10, 2009

Lo giuro

Come si chiama sta influenza de merda? Australiana? Se vede, forse perché te abbatterebbe anche un canguro. Ho dormito 36 ore di seguito e mi sono svegliato come se mi avessero menato per altrettanto tempo. Ora mi riprendo e poi sarò na bbomba. Pronta ad esplodere. Lo giuro (o "l'ho duro", come dicevano le reclute al giuramento?). Nano nano