venerdì, aprile 15, 2011

Vanaisa

Vicino a me qualcuno con i capelli ricci e le labbra carnose legge un libro di Paulo Coelho. Io che sono arrogante e presuntuoso penso a Jorge Amado e al suo Teresa stanca di guerra, che mi sta aspettando nella valigia. Trovo il biondino vicino a me tenero nella sua mancanza totale di poesia. Ma lui non lo sa e si lascia incantare dalla farsa del brasiliano che si spaccia per qualsiasi cosa tranne per quello che è. E' bello, se lo può permettere. Io nella mia sicumera assolata, appunto, opto, invece, per il padre della letteratura brasiliana. I surrogati non mi interessano. Non mi sono mai interessati. Già lo specchio mi confonde e mi porta lontano. Figuriamoci quando si tratta di scegliere da uno scaffale chi mi deve fare compagnia. O viceversa. Dipende dal mio grado di egoriferimento del giorno. Sono al sole. Sono il sole. Siamo al sole. Io e il ragazzo dell'Europa che, come cantava anni fa la Nannini, viaggia "con quell'aria precaria e sembra quasi un poeta dentro ai suoi boulevard". Io, nonno, lo sto ad osservare. E rabbioso me la prendo con Coelho. Drammatico. Nano nano.

lunedì, aprile 11, 2011

It was

Nevica. Piove. Fa freddo. Ho una nuova cuffia di lana in testa e una sciarpa coordinata sul collo. Lana per modo di dire. Nevica. Per modo di dire. Riparato da una lastra di vetro vedo solo gente intabarrata camminarmi davanti. Qualche ombrello. Passi veloci. E una poesia di Ana, che mi ricordo a malapena, ronzante nella testa. Sono a Riga, malauguratamente in un caffè italiano che spara a manetta Mtv dallo schermo gigantesco appiccicato alla parete. Mi chiedo perché sono entrato proprio qui. Forse perché fuori stavo perdendo le dita dei piedi. Qui c'è il festival intenazionale del balletto baltico. Comincia oggi. Ho chiesto via mail delle informazioni sullo spettacolo della sera. In programma, leggo sul gratuito Riga this week, ci sarebbe U.S. dance company Gallim Dance. Ma via internet mi dicono che lo spettacolo è stato annullato: "It was because of financial situation". Nevica. Piove, Fa freddo. Ho una nuova cuffia di lana in testa. E mi sento a casa. Colpa della crisi. Porca eva. Nano nano
(nella foto, Gallim Dance company)