sabato, luglio 03, 2010

Forza Germania

A casa. Tutti a casa. Che almeno il calcio ristabilisca quelle quattro o cinque regolette di civiltà. Tutti a casa. Che vinca chi tira avanti la baracca, chi paga le tasse, chi non parcheggia sullo zebrato, chi a un minimo di rispetto per le leggi. Belle o brutte che siano. Migliorabili o meno che siano. Tutti a casa. Via. Mafiosettti, furbastri, turlupinatori, guitti e saltimbanchi di ogni genere: a casa. Lasciate che sul campo si sfidi chi, anche se perde, ha la faccia salva. Rapidamente, velocemente e senza fare troppo baccano. Non servono geremiadi stonate per convincerci che non è giusto così. A casa. A sistemare quello che c'è da sistemare, a spazzare via quello che c'è da spazzare via a ripulirsi coscienza e destino. Avanti la Germania, avanti l'Olanda. Che tutti gli altri si ritirino. Il contrappasso non funziona più: o si vince tutto o la sconfitta è definitiva, totale, disarmante, solitaria. E soprattutto final. Forza Germania, forza Olanda. Seppelliteci tutti, comprate le nostre terre, amministrate le nostre regioni, occupate il nostro parlamento, sotterrate con un rutto da birra i nostri politici. Tutti. Avete già eliminato i nostri impomatati soldatini dai tacchetti a spillo, cosa vi costa il resto. Fate di noi ciò che volete, ma fatelo. Salvateci dal ridicolo. Non è importante come. E' importante che lo facciate subito. Prima noi, poi i francesi, i greci, gli spagnoli, i portoghesi e quando avete finito qui, in questa metà di continente brizzolato e noioso, fate un salto oltre l'oceano e sbizzaritevi come potete. Lì c'è l'imbarazzo della scelta. Vi tocca. E non so ancora per quanto. Temo che prima o poi anche per voi arriverà la parola fine. Nel frattempo volate da noi. Seppelliteci. Per favore. Nano nano
(nella foto lo spagnolo Llorente)

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