venerdì, agosto 20, 2010

Ivo incluso

Ho pochi miti adolescenziali fuori dalle quattro ciabatte televisive e musicali. Pochi. Quelli che ho, li ho scoperti più tardi, ad adolescenza finita, evento caso mai accaduto. Tra questi c'è sicuramente Ivo Pitanguy il guru carioca della chirurgia estetica (oggi ottantaquatrenne) già citato su qualche sdraio di Copacabana, in qualche puerile discussione, di qualche flemmatica puntata delle mie telenovelas brasiliane preferite. In ordine: Agua Viva, Dancin' days e La schiava Isaura. Pitanguy è come una Ferrari: sarebbe capace (se lo desiderassi) di cacciarmi indietro di decenni, nel mio Back to the future personalizzato. Lui, con il suo nome esotico (io lo pronuncio Pitanghì), che mi immaginavo alle prese con dive e bonazze di ogni tipo, a dispensare correzioni e consigli come se piovesse. E sapere che i consigli elargiti avevano l'accento del carnevale mi eccitava mille. Almeno avevo la scusa di abbandonare la mia figura tra uccelli piumati, musica sudata e sambodrami peccaminosi. Pacchetto completo. Ivo incluso. Nano nano

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