giovedì, gennaio 04, 2007

Non più pulp

"Poche cose si avvicinano alla morte come l'amore corrisposto", sostiene Ivan Klìma (e Bauman in Amore liquido). Che genio sono che nel post precedente sono morto? Ho deciso che per un po' penaepanico diventa penaepanico (six feet under). Sono morto e non ho intenzione di resuscitare. Vediamo come butta da sotto terra, visto che da sopra buttava da schifo? Alla fine il mio spillonatore (non sei tu, non ti preoccupare) mi ha dato un'idea esagerata. Scomparire dalla faccia della terra. Via. Nulla di che. Ne scompaiono tanti. Uno in più, uno in meno. Chissenefotte. Pensavo al 2006 (non resisto, i bilanci di inizio d'anno sono come i saldi: anche se al 50% devono essere fatti), a Sydney, alle mie vacanze, alle mie (nel senso capitate a me) defezioni, a chi se ne è andato, a chi non ha mai voluto restare, alla mia mente tortuosa, alle mie e-mail spedite, alle telefonate fatte annoiando il mondo sui miei temi preferiti (le partenze senza ritorno). E poi penso ai miei tragitti solitari, alle lacrime che ho versato, ai desideri che non si sono avverati per nulla, alla mia psicanalisi, agli incontri di una sera, di una notte, di un'ora, di pochi minuti. Ho pensato a tutto questo e mi sono detto: come si sta bene, qui sotto. Ora. Nano nano

7 commenti:

Anonimo ha detto...

six feet under è il mio serial preferito.....

e tu il mio uomo preferito... anche se non leggi i giornali

virginie ha detto...

tiens, tiens, dev'essere per questo che ho sognato un festino ad alto quoziente erotico nell'aldilà: mi desideravano tutti e tutte. per forza, ero l'unica viva. è così anche per te?

Anonimo ha detto...

hey, c'è posto anche per me?
ti abbraccio

Anonimo ha detto...

Se stai cercando delle scuse con 'sta storia della morte per non invitarmi da te... beh, non attacca! Trova un racconto più credibile, nanetto..!

:*

Anonimo ha detto...

Trovami un posticino nei pressi....non dico proprio nella tua stessa bara, che ormai dopo anni di vita solitaria necessito il mio spazio vitale più di Hitler....no, basterebbe nelle vicinanze, così magari mentre osserviamo il mondo dal basso (molto) facciamo due chiacchiere....non so parliamo del tempo, delle stagioni che non sono più le stesse, della pena e del panico....

Anonimo ha detto...

inviami una cartolina...potrei desiderare di venire a trovarti
vit :-***

Anonimo ha detto...

Prima o poi si risorge. Anche se forse, poi, non si crede più a nessuno.