venerdì, aprile 27, 2007

Sì, (c)che?

Nell'articolo di Vanity Fair su Materazzi firmato da Gad Lerner, l'unica cosa decente è questa citazione di Kurt Vonnegut: "Noi siamo quel che facciamo finta di essere, sicchè dobbiamo stare molto attenti a quel che facciamo finta di essere". Il sicchè, mi ha colpito molto. nano nano
(E' pericoloso fare finta di essere Joan Collins?)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...io credo più a sartre..."l'uomo è ciò che fa"...anche se non si vede dal di fuori quello che siamo...

Anonimo ha detto...

ps: siccome ho cliccato sul link"extension" accanto... ma alberto d'amico, sei tu???

virginie ha detto...

sicché. bof. il giorno in cui capirò chi faccio finta di essere sarò sei piedi sotto terra. proprio come te. (salvo che io mi farò cremare. ohibò: si resuscita anche da cremati? ah, by the way, mia nipote, che ancora non ha sei anni crede nella reincarnazione.
l'altro giorno, mentre preparavamo un branzino al sale, mi ha domandato: "ma il nonno non era un pesce?" "beh, come segno zodiacale..." "ma, allora, zia, sei sicura che stasera non ci mangiamo il nonno?"; eh)