La cosa più normale nella vita deve essere mollare il colpo. Visto che lo fanno in tanti. Lo so. Ma io il colpo non riesco a mollarlo. Nel frattempo mi sono anche perso e non so di chi è la mano che sto stringemdo in questo ipotetico eterno braccio di ferro. Beh l'importante è che non sia quella di Olivia. Sarebbe paradossale non essere ancora riuscito a sconfiggerla. Comunque non mollo. Sarà per questo che sullo schermo del cellulare fino a poco tempo ho avuto la foto con la scritta Venceremos scattata all'Habana. Vinceremo. Ovviamente inteso come plurale maiestatis.
Credo che non mollare il colpo significhi non smettere di farsi domande. E soprattutto avere il coraggio di dare delle risposte. Del tipo: Mi fermo? Vado avanti? Cambio strada? Semplici domande a cui dovrebbero seguire semplici risposte. Ma che nessuno ha voglia di dare. Questo mi va bene? No. Perché? Perché mi fa cagare. E punto. Per esempio. Sei felice solo come un cane? Sì. E Allora non scassare il cazzo. E punto. Vorresti fidanzarti? Sì, ma non con il primo coglione che passa. E allora aspetta ma non maciullare l'umanità. E punto. Ti diverti quando esci? No. E allora non uscire. E punto. Credo che il segreto sia tutto qui: farsi domande e darsi risposte. Che automaticamente significa non mollare il colpo. Strafottendosene di chi ti vuole convincere, invece, che sei solo un grande rompicoglioni. Nano nano... e punto.