venerdì, luglio 11, 2008

Tutto bene?

Ho letto che Amy Winehouse mena come una fochetta monaca importunata dallo staff di Alberto Angela. Mena come una disperata: fan, avventori di pub, gente comune. E, nonostante la signora inglese non mi emozioni più di tanto, a parte quando canta, trovo questa sua ribellione (vera o presunta che sia) fantastica. Il motivo per cui mi sta tremendamente sui coglioni è che a Milano ha fatto l'unico concerto della sua vita in cui si è presentata sul palco in anticipo di 5 minuti, mentre io e mia sorella nell'arte e nella vita siamo arrivati con 40 minuti di ritardo. E considerando che ha cantato circa un'ora e un cazzo, fate voi i calcoli. L'unica cosa che mi sono pappato è l'ignobile scena di quando ha sputato la gomma da masticare in faccia al pubblico, cosa che, mi dicono le cronache, fa ad ogni concerto. Però nonostante tutto questo, nonostante il suo modo di fare da ragazzina cresciuta nei centri sociali di periferia, la cofanata dalla voce triste come i suoi tatuaggi mi fa ridere. Il suo ufficio stampa spinge perché lei sia incontrollabile e se si ignora la genesi delle sue basse performance, il risultato ha dei contenuti da non sottovalutare. Colpirne pochi per educarne tanti . "A farglie male però". Certo, magari quelli che educherei io non sono precisamente gli stessi che colpisce lei. Io, per esempio, comincerei a menare a sangue quelli che ti guardono con una faccia di cazzo che la metà basta e ti chiedono: "Tutto bene? Tu stai bene?", non capendo che il mio bene è direttamente proporzionale alla loro assenza. Nano nano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sei un grande.

Tutto bene?
Tu stai bene?

O__o