mercoledì, settembre 17, 2008

...e del gesso sul mio piede


Tecnicamente si chiamano stecche, praticamente è uno stivaletto (ma senza tacco, ahimè) di gesso fisso. Tecnicamente ho una frattura composta al calcagno sinistro nella parte anteriore, praticamente non posso appoggiare il piede. Tecnicamente viaggio in stampelle, praticamente non si contano ostie e sacramenti. Tecnicamente il gluteo sinistro si affloscerà come le minne della Pamela Anderson prima di essere pompate, praticamente quello destro diventerà "de ferro" come se fosse di Michael Bolt. Stop. Di altro non ho nulla da dire a parte quelle due parole che iniziano rispettivamente con la lettera "d" e "p". Ieri al pronto soccorso, mentre il gessarolo (quello che mette il gesso) mi fasciava, la dottoressa mi chiedeva che lavoro facevo e dove lavoravo. Bene il risultato finale è stato che mentre uscivo distribuivo il mio cellulare al tizio (di cui non salverei neppure le preziose mani che mi hanno curato) già pronto a presidiare, nelle vesti generiche di "pubblico" ,qualche programma Mediaset. Non era solo, ovviamente. Infatti, mentre io ero alle prese con stampelle, ciabatta in tasca, radiografia tra i denti e quant’altro, si era formato un crocchio di uomini in camice verde che già sognava di spellasi le mani davanti a veline, ienine, maidiregoline e varia umanità. Ecco perché l'Italia è allo sfascio. Nano nano

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sempre meglio del tassinaro che mi avrebbe lasciato a piedi perché si aspettava il vip...un abbraccio, riguardati!

Gan ha detto...

Tecnicamente, basterà che per un po' di tempo tu ti metta sempre di profilo come gli antichi egizi, avendo cura che sia la statuaria chiappa "de fero" quella perennemente in evidenza. Sarà un gran bel vedere, mi sa.