martedì, dicembre 23, 2008

Chiamatemi Belen

La mia sindrome si chiama "sindrome Belen Rodriguez". Ovvero la sindrome della pupa del gangster. Ovvero la sindrome delle ciabattaia. Per fortuna la mia è solo a metà. Non amo i boss, non amo il potere, non mi interessa chi ce l' ha. Io, ed ecco perché sono stato solo parzialmente colpito, vado pazzo per i boss laterali, gli ex boss (o quelli in divenire), per i boss decaduti, i secondi, iterzi, quelli che sfiniti aspettano che il bar chiuda mentre raccontano al barista la loro vita. Odio il glamour della fama, amo la timidezza del successo che non c'è ma che potrebbe arrivare, adoro anzi di più, stra-adoro, il successo che se ne è andato e che ti lascia lì disarmato e senza nemici. A che servono se sei solo? Ecco, la mia sindrome si chiama "sindrome Belen Rodriguez", ma anch'essa, ed è per quello che è limitata, come tanto di me è azzoppata (anche se il piede offeso a settembre ora è in forma). Ecco perché andrò a vedere Madonna, per esempio, solo quando canterà in un cinema, avrà la ricrescita sui capelli, la pelle raggrinzita, le chiappe cadenti. Prima non mi interessa. Chiamatemi Belen. Nano nano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come boss laterale sarei perfetto.
Per le chiappe cadenti è solo questione di tempo.
Affettuosi auguri di Buone Feste!

Anonimo ha detto...

in compenso, non ti perdi una comparsata di Ivana Spagna da anni, vero?!

bacio