venerdì, dicembre 24, 2010

Buon Natale?

Il ricordo più vivido che ho sui bigliettini di Natale è il seguente: sono a casa mia con mia madre e mia sorella, quella vera non quella nell'arte e nella vita, loro stanno parlano non so di cosa, mi ricordo che era giorno e io avrò avuto 14 o 15 anni. Ad un certo punto io interrompo il loro fiume di parole inutili per dire: "Ho pensato che quest'anno invece del semplice Buon Natale ci metto un punto interrogativo. Del tipo: ma sarà proprio un buon Natale?". Silenzio. Sguardi simulanti una sorta di disapprovazione e poi mia sorella che dice: "Ma cosa vuol dire? Il Buon Natale è un augurio, mica una domanda". E io: "Davvero?". Stop. Non ho ovviamente mai messo nessun punto interrogativo sugli orridi bigliettini natalizi, ma ogni volta che ci si avvicina al 25 dicembre mi viene in mente quel mio dubbio mai dipanato. Ora, che sono diventato grande, non credo più a Babbo Natale come in Dio, continuo ad avere nella testa quel segno grafico che non ho mai avuto il coraggio di sbattere sul bianco del cartoncino. Con la certezza però che quando mi riconvertirò al cattolicesimo lo farò. Nano nano.

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