martedì, aprile 11, 2006

Troni e scanni

Ok. Per un po', non so per quanto, è fuori dal cazzo. Via. Spazzato via dalle sue stesse leggi. Via. Fottuto con le sue stesse mani e con l'appoggio di quel manipolo di assetati di potere che sono i suoi soci. Essendo un impresario ha soci, non alleati. Via, come una doccia fredda, la stessa che ha vanificato di colpo il sogno di chi si è addormentato davanti agli exit poll taroccati e si è svegliato di fronte a più pragmatiche e deprimenti proiezioni. Taroccati dagli stessi che, irrespettosi delle passioni, del lavoro e perché no, in fondo anche delle istituzioni, hanno nascosto il loro voto raccontando bugie ai sondaggisti che altro non facevano che il loro mestiere. Vorrei avere il nome di questi stronzi e fargli capire la differenza che c'è tra un televoto del Grande fratello e le elezioni politiche, tra una televendita e un programma elettorale tra un trono e il suo tronista e uno scanno e il suo onorevole. Ma mi sa che non capirebbero. Sarebbe tempo sprecato. Forse solo attraverso un condono alla demenza, ai condoni sono abituati, coglierebbero quelle sfumature di cui i cervelli umani si nutrono. Almeno quelli di quasi la metà degli italiani. Per gli altri non garantisco. Non posso garantire che tutto funzioni quando si bevono le idiozie di un idiota. Ne ha sparate più lui in 5 anni di un bracconiere in tutta una vita. Eppure, quell'uomo dall'intuito veloce e dalla mano lesta, soprattutto a distribuire tangenti per fare i suoi porci comodi, affascina. Affascina il suo cerone, le sue scarpe con tacco interno, i suoi capelli tinti, i suoi lifting, la sua bulimia di starlette da ripassare come i compiti delle elementari. E poi ci si scandalizza di Vladimir Luxuria. La verità mi sa che è solo una: l'Italia dei pretacci e dei codini abituata a peccare e a pentirsi continuamente (basta questo del resto per tornare puri davanti agli occhi del nostro buon Dio) vede in lui l'uomo del riscatto, quello che unto dal signore, appunto, può peccare e ripeccare all'infinito. Sicuro che ci sarà sempre qualche poveretto che vive nella casetta a schiera con giardinetto, caminetto e sottotetto (generalmente abusivo), disposto a spellarsi le mani per applaudirlo. Per questa parte di italietta cresciuta a Gazzetta dello sport e televisione in cucina lui rappresenta il sogno raggiungibile. Per l'altra metà l'incubo da cui uscire. Grazie Tremaglia. Viva i fasci. Il nano è riuscito a farci dire anche questo. Pazzesco. Ciao
(per questa volta niente Nano Nano. Non ce la farei)

(nella foto, Pluto. Avrei votato anche lui se si fosse presentato come leader del centro-
sinistra)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

il voto di virginie decisivo. poteva essere diversamente?

Anonimo ha detto...

Ecco, quello che si dice parlare chiaro :)

Anonimo ha detto...

anche a me sei piaciuto molto!
adesso però stringiamo i denti, perchè duri!
bacino

Anonimo ha detto...

ci delizierai a novembre alle prossime elezioni con altri saggi come questo?
sud americano

Anonimo ha detto...

Complimenti, come sempre.
Adorabile, come sempre.
Un abbraccio, Caro.
Il Baronetto

nic ha detto...

non ne avevo abbastanza dei tuoi monologhi critici ed esagerati, per cui ho sperato di trovare ancora un pò di saggezza qui sopra...e l' ho trovata. alla grande direi. hasta nano nano siempre

Anonimo ha detto...

Già, che amarezza...
Aboliamo il "nano nano" per legge? :P

Anonimo ha detto...

pluto for president! we are dreamers! :)

Anonimo ha detto...

ma che bravo! Hai evitato Nano Nano perke' poteva risuonare un po politico in questo contesto vero? :)
Mia nonna lo adora Berlusconi! Dice che gli mette anche tutte quelle belle telenovelas su rete 4 !!!

Anonimo ha detto...

durerete molto poco.