
Luogo: supermercato Standa sotto casa mia.
Premessa: dopo aver tentato tre volte di fare la spesa online con Esselunga ed essere stato sbattuto fuori dal sito mi viene in mente che la Standa sotto casa fa le consegne a domicilio. Che significa che tu ci vai, fai la spesa, paghi e loro poi te la portano. Con le stampelle e il carrello fare la spesa non è il massimo. Considerando che non c'è una persona in questa città, che deve sprofondare insieme con tutti i suoi abitanti, che ti chieda "signore vuole una mano?", sono arrivato alle casse, non dico isterico, ma diciamo psicologicamente su di giri. Con una voglia di litigare con quelle troie delle cassiere, a mille. Cosa che per altro avrei fatto se non fosse arrivato il tipo con il machete. Quindi, pago (nel frattempo le stampelle cadono, io impreco ecc ecc) riempio i miei sacchetti nell'attesa che una puttanella bionda che lavora lì venga a prendere i dati per la consegna dei quattro sacchetti di materiale commestibile, ed ecco che mi si palesa davanti l'uomo con l'arma bianca in mano. Io che vivo da anni in un altro contesto sociale, penso: "ma dai, i tipi del furgone portavalori non hanno più le pistole". Subito dopo, conscio della minchiata penso: "Staranno girando un film". Crollata anche questa infausta deduzione, penso: "Sarà uno scherzo di qualche collega". Perché non mi ha preso in ostaggio e abbandonato in una discarica? A volte sono stanco persino di me stesso.
Epilogo: Alla fine della scorribanda il tizio con grande calma e pieno di soldi in saccoccia se ne va, non prima di aver alzato il machete verso qualche demente che gli ha gridato: “Cosa stai facendo?”. Girando un film, pirla. Va beh, lì intorno gente sbigottita che non capisce cosa sia successo, cassiera minaccita in lacrime, l'altro cassiere imbecille che va avanti nel suo lavoro come se nulla fosse accaduto e un pirla in stampelle che aspetta qualcuno che gli porti la spesa al terzo piano. Uno spettacolo, insomma. Nano nano