martedì, febbraio 24, 2009

Ciao nì

Non funziona così. Mi dico. Invece funziona così. E punto. Punto a basta. Il resto tematiche di cui si può anche fare a meno. Nonostante il mio mal di schiena, nonostante Joan Collins fosse alla serata degli Oscar e nonostante il mio nuovo tavolo circolare con base in fusione di alluminio e piani in cristallo extrachiaro temperato da 10mm (na bbomba), non funziona così. Porca eva, continua ad esserci qualcosa che non va in me. E non va bene. Non va per niente bene. Io la vita la faccio molto più semplice di quello che è, forse. Dovrebbe essere tutto molto più semplice, forse. Non vedo perchè tante menate quando tutto può pacatamente essere definito da un "sì" o da un "no". E poi su questo si può costruire un mondo. Un po' come se vivessimo perennemente in un casting di X fatcor: "Per me è sì", "Per me è no" e stop. Invece me sembra tutto un: "Tu no, ma forse se ci penso bene è un sì", "Tu sì, ma solo per tre giorni poi è no", "Tu no, da ora in poi. Fra tre ore è sì, ma poi diventa ancora no". Pufffffff. Io detesto il "nì". Almeno da quando Renato Zero mi è diventato prete. Probabilmente il mondo non la pensa come me. Il mondo è fatto di tanti, infiniti e traballanti "nì". In effetti siamo nel paese dei catto comunisti. Più "nì" di così. Ni-ni ni-ni

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quel tavolo è una favola. come va?

Anonimo ha detto...

il tuo tavolo è no. non potrei sollevarti e possederti lì sopra, si ribalterebbe. bacio.