mercoledì, novembre 10, 2010

Non siamo Lady Gaga

Noi non siamo Lady Gaga. Qui di Stefani Joanne Angelina Germanotta non se ne vede l'aria. Qui al massimo ci si fa un cargo di Vittorie (Michele e Brambille) tutte a tavolino per altro. Qui di rockettare dalle movenze plastificate e dalle spalline rotanti, che ricordano un po' Goldrake un po' Joan Collins quando si calava nei panni anfetaminici di Alexis Carrington non se ne vede l'ombra. Qui da noi il talento che sa di sedute evitate dallo psicanalista e movimentati dialoghi con il proprio io, non lascia il segno. Al limite solo se passa dal chirurgo plastico e se è posizionato all'altezza dei capezzoli. Lì di talento gonfiato ce n'è a iosa. Noi non siamo Lady Gaga. Noi non possiamo disturbare. Possiamo intrattenere, ma non disturbare. Intrattenere senza fare troppe domande, senza apparire troppo e soprattutto senza stimolare nessuna prurigine nei telespettatori addolorati, a loro insaputa, per la perdita di sé stessi. Lady Gaga da noi non esiste, non può esistere si farebbe del male a correre sui suoi zatteroni luminescenti per scappare all'ipocrisia. Lady Gaga è un miraggio per noi che siamo assuefatti da madonne non necessariamente canterine e santi che ci proteggono spiaccicati sui muri, avvolti in fogge e colori da far impallidire il suo guardaroba. Ma quelli hanno l'aureola sulla testa non l'ossigeno che li fa biondi platino. Non scherziamo. Noi non siamo Lady Gaga. Noi non vogliamo inebriarci di nulla, a noi il nulla fa paura a meno che sia griffato. Noi non siamo Lady Gaga con le sue canzoncine patetiche e le sue cotonature stonate a differenza di lei. Noi non siamo Lady Gaga. Purtroppo. Nano Nano

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