giovedì, maggio 25, 2006

Chiuso per inventario

Melanie Moore a Markette parla di scarpa e vagina. Su ItaliaUno quelli di Lucignolo stanno facendo il solito viaggio nel mondo della notte tra sesso a pagamento, corpi da masticare avulsi da diete e chirurgia estetica. La voce fuori campo parla di carne che si vende. Anche io, come gran parte del mondo, vendo la mia al mio datore di lavoro. Ma nessuno grida allo scandalo. Nessuno viene qui con una telecamera a sbirciare la mia vetrina. Chiuso per inventario. Eterno. Nano nano.
(Nella foto, Macelleria, Annibale Carracci, 1580)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

:(

virginie ha detto...

Mi è successo a Fez, per esempio, quando, come tutti, sono andata a vedere i conciatori di pelle che lavorano nella medina. E mi è successo in Nepal, in India, pure in Turchia e non so più dove ancora, mentre una guida improvvisata o un commerciante mi conduceva nel luogo dove le donne tessono su telai di struttura antica: mi sono vergognata. E, ogni volta, mi sono immaginata dieci sguardi curiosi intorno a me che mi osservano mentre batto un pezzo sulla tastiera o mentre intervisto un ristoratore. Nessuno sbircia la mia vetrina e lo considero un privilegio. Quanto meno, non spingo nessuno a vergognarsi. So che non è quello che volevi dire tu, mi limito a dialogare a vanvera. Ma non chiudere, per favore. Lascia almeno uno spiraglietto.

Anonimo ha detto...

:(

Anonimo ha detto...

Cioè, fammi capire...
dopo "nano nano" passi adesso ad un "ciao ciao"?
temporaneo vero? :(

Anonimo ha detto...

Almeno hai un sacco di roba rimasta in magazzino per dover/poter fare un inventario eterno. Il mio durerebbe solo pochi secondi.
Bacio bacio.