lunedì, luglio 17, 2006

Sydney, 16th and 17th of july

Cioè domenica e lunedì. Con questa storia del fuso orario non ho ancora capito nulla. Punto uno: domani chiamo per vedere se rieseco a spostare il volo di ritorno. Punto due: venerdì vado al nord, cioè al caldo, per quattro giorni. Il nome del posto non me lo ricordo qualcosa come Cans.
Chissenefotte mica devo guidare io l'aereo e leggere le indicazioni. Punto tre: continuo a essere cagato solo da cessi. E anche in grande quantità. Porca troia. E' bello tagliarsi barba e baffi e accorgersi che nessuno ci ha fatto caso. Cosa che ho letto come: "sei talmente figo che non importa se hai peluria o meno in faccia....". Tacete. Coglioni. Domenica sera mi trascinano alle ore 5 di pomeriggio in un pub. Serata gay. Fuori dalla tristezza di Oxfort street, sta orribile zona (ma l'ho capito solo dopo due settimana) piena di locali per turisti con Spartacus sotto il braccio, e mi rendo conto che gran parte delle persone le ho già incontrate o la sera prima o in palestra. Na botta de vita.... Tra i tanti che pullulano in questo bar c'è anche un argentino, accompagnato dal fidanzato che ha conosciuto in chat due giorni prima, assomigliante a un tipo che ho beccato al plastic quest'inverno, con cui mi scambio il numero di telefono. Carino. Con una faccia di cazzo che la metà basta. Per questo mi è simpatico. Altro da dire? Oggi sono stato a vedere la biennale d'arte e alcune opere non sono nulla male. Tra cui questa nella foto. Sono infinite statuette in terracotta fatte fare da gente che il tizio ha incontrato durante 15 anni. Quando ho visto l'istallazione (tra l'altro situata in una specie di darsena risistemata e trasformata in un museo vicino al mare) ho pensato: "Ma io non avrei mai avuto la pazienza di metterle tutte in piedi una vicino all'altra". Ma cosa vuol dire? E che ne so... Ok vado a nanna, come dice mia sorella nell'arte e nella vita qui a Milano è notte. Lì a Sidney come butta? Domani mattina devo essere pimpante che genietto del male (alias penaepanico), che fa male solo a se stesso, ne sta combinando un'altra. The neno neno.
(nella foto, Asian Field di Antony Gormley)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non scordarti la calzamaglia... o almeno copriti!

Bacioni, bellezza

Anonimo ha detto...

ciao. ritorno anch'io dal sud. più o meno stessa solfa. anche peggio. rieccomi. k.

Anonimo ha detto...

mmmm.... vita intensa... qua la mia è solfa. bellissima. nel mio "girone della maldicenza".
il mio hotmail è impazzito. un pò come robbin william (s) (?).
adesso fuggo ad abbracciare un pò d'aria. ps mi rimandi la mail della tipa di confidenze???? secondo me la storia è molto bella... la dovrai rivalutare.