venerdì, ottobre 21, 2005

... due non si possono dire

"...forse un giorno capirò dove è stato che ho sbagliato e mi perdonerò". Ma non è questo il tema. Interno Gasoline 2 parte. Arrivo verso l'una con D. il mio amico che lavora con V. e che imita da Dio. Entriamo, scendiamo i soliti scalini che portano all'inferno (di cui post sotto), ma in realtà si tratta di un paradiso scuro come il caffè della Lavazza. Di infernale non c'è nulla. A parte me alla fine della serata. Verso le tre incontro un tipo. Mi guarda, lo guardo, mi si avvicina, mi avvicino, allunga una mano, lo lascio fare, mi morsica un orecchio, ed è proprio quello con il piercing, mi fa un male cane, ma mica posso dirgli che me lo sono fatto solo due mesi fa (avendo io 107 anni suonerebbe ridicolo). Ci sussurriamo le nostre generalità mentre i nostri fianchi ondeggiano a ritmo di musica. Arriva un suo amico (o forse è lui, non mi ricordo) e mi infila in bocca un quarto (o terzo, o metà non ho capito) di qualcosa che secondo me è bicarbonato visto che non mi fa nessun effetto. Io ingollo. Sono un signore. Il suo amico (cesso, naturalmente rispetto all'altro che non era male) mi si piazza davanti, mi offre da bere, e mi parla non so di che cosa. L'altro nel frattempo, e qui scivoliamo nel dramma, si mette a baciarsi come un forsennato con uno dall'aspetto inguardabile. E' troppo. Drogato e rifiutato: no. Puttana eva: no. Anche io voglio i miei 10 minuti di Lapo-dance. Con l'ormone a mille mi precipito al bancone e ordino un altro gin tonic. Con lo sguardo controllo i due. Du viti e du bulloni se sarebbero avvitati con più difficoltà. Depresso mi rimetto in pista. Si presenta un altro roito che conosco e mi saluta. Vuole baciarmi sulla bocca. Ma io che mi sono calato il bicarbonato controllo la situazione e devio sulla sua guancia. Se ne va. E ritorna, in mimetica da guerra, il mio sense of houmor. Insieme vogliamo distruggere gli astanti, ballanti e danzanti. Adocchio un tipo interessante, mi giro un secondo per salutare un altro mio amico e quello comincia a baciarsi con un altro cesso lì vicino. Penso: "Ma che tristezza sono questi qui". Dopo un secondo correggo il mio pensiero. "Ma che tristezza sono io...". Altra corsa al bancone, altro giro. Bevo e torno a dimenarmi. Sono le 4.30. Sto per uscire. Ma un attimo prima di incamminarmi verso le scale un tipo semi inguardabile mi si avvicina e dice . "Sei bravissimo, ti posso toccare". Gli dico. "Ma che me tocchi...", e nel frattempo ha già allungato la mano sul mio pacco. Io (da signore) sorrido, gli prendo il braccio e gli allontano la mano. Lui mi saluta se ne va, dopo dueminutidue ritorna. "Ti prego, lasciati toccare ancora....". E io di nuovo: "Ma che me tocchi....". E di nuovo gli prendo il braccio e gli allontano la mano. Sfinito lascio il Gasoline alle mie spalle. Sono sul marciapiede, accendo una sigaretta e mi cade l'occhio su due tizi che si baciano. Uno di questi è un tizio orendo che conosco. Non posso farcela. Sono disfatto. Il mio sense of houmor depone le armi. Tre parole mi ronzano in testa. Una è perché. Le altre due non si possono dire....
(nella foto Greg Louganis, avvitamento)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

non è che per caso le altre due sono porco dio???? e dillo va che tanto all'inferno ci troviamo tutti...e la speranza è che nel caldo degli inferi si balli anche po' di sana house music!!! magari from ibiza!!

ps non te posso lascià un secondo che me te deprimono....te l'ho detto fidanziamoci ebbasta!

penaepanico ha detto...

ma va...sono perchè, cuore, e amore....che c'entra il buondio?

Anonimo ha detto...

Contro il fato avverso ci vuole esercizio. Menti eccelse si sono dedicate all'argomento, tra cui Tommaso Campanella in De siderali fato vitando. in questo opuscolo i suoi consigli sono semplici e lineari: la meditazione, la preghiera, la concentrazione in un ambiente pulito e ornato di bianchi tendaggi favoriscono la resistenza dell'anima, che si rafforza in tali pratiche, trovando l'energia per affrontare con successo le inevitabili prove della vita. Potresti anche consultare gli Opuscoli astrologici sempre di Campanella, ma l'argomento è stato trattato anche da Sant'Agostino e San Tommaso D'Aquino, grandi dottori della Chiesa.

Puoi farcela anche tu, fratello

penaepanico ha detto...

quanto ti amo? metti il commento sul mio blog, non firmi, poi mi chiami e fai finta di nulla. Ma non riesci e scoppi a ridere. Quanto siamo scemi? Stasera un giretto alla casa se fa....certo che se fa.....

Anonimo ha detto...

e domani? domani c'è la sera clou...boogaloo....
UUUUUU
sta tessara arci se sfrutta fino alla fine. a capodanno cosa pensavi di fare? se si entra prima della mezzanotte riusciamo anche a non pagare!!!