giovedì, settembre 15, 2005

Buon compleanno Milano

Milano, ore 22,10. Mi incontro con la donna con cui mi diverto di più al mondo (e che amo, forse, di più al mondo). Non sappiamo cosa fare. Pensiamo: "andiamo a Brera (nota zona di locali milanese) che è da una vita che non andiamo". E così tapini, parcheggiamo la motoretta davanti al bar Radetzky. Da li' ci incamminiamo verso via Brera: che meraviglia è un pullulare di anime: cartomanti, ambulanti, ristoranti, ben pensanti....in tanti. E noi lì che girovaghiamo, chiacchieriamo, discutiamo, parliamo e ci pensiamo. E pensa, e pensa e pensa, alla fine tornati al Radetzky, ci arriviamo. Alla soluzione: "Che bello, anche su Brera ci possiamo mettere una bella croce sopra e non ci vedrà più per i prossimi tre anni". Soddisfatti abbiamo fatto due calcoli: "Ora ci mancano: i Navigli, Ripa di porta ticinese, corso Como, piazza Vetra e poco altro". Buon compleanno Milano. (Nella foto murales di José Clemente Orozco)

9 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

o madonna e questo chi è?

penaepanico ha detto...

Questo chi?

Anonimo ha detto...

the english man!

Anonimo ha detto...

comunque, questo inizio d'anno settembrino non sembra ancora essere decollato! la domanda è la seguente: dobbiamo aspettare il 23 settembre, quando una grande schiera di pompieri e forze dell'ordine simuleranno i soccorsi per un eventuale attacco alla metropolitana o magari si riesce a cuccare un po' prima, rivolgendosi ad una società di casting per comparse Mediaset? la sfida (o sfiga) continua....

Anonimo ha detto...

ciao

Anonimo ha detto...

allora!

Anonimo ha detto...

più leggo e più mi ricordo delle tue ca..ate,...e resto "di stucco"

Anonimo ha detto...

Anche se non ho ancora avuto occasione di conoscere al meglio questa Milano "grande", sono molto d'accordo sul giudizio biblico e sacrosanto che alla fine hai dato a quella che tutti credono di vedere come la madre del buon gusto...Posso già odiare Milano e i suoi ingorghi, i suoi clacson, il suo grigiore perenne che si sostituisce al caldo liquefante estivo che ti obbliga a bestemmiare e imprecare contro chi a fatto della tua cornice di vita un involucro a cui non vorresti mai appartenere.Beh ma questo si sa ed è se non altro ovvio.
Ma allora io dico "Che cazzo ci faccio qui?".
L' amore per il mare che ti profuma la pelle ogni giorno dell' anno, il colore dei prati, colline che ti allieta gli occhi ad ogni stagione...ma soprattutto la libertà nel respirare aria pulita che ti solleva da terra e ti distingue dalla massa metropolitana schiava degli orari dei mezzi e del tempismo perfetto.
A tutto questo sai che dico?..."Vaffanculo!!!"
Sarò felice quando il lavoro che farò non dovrò raccontarlo a nessuno...perchè non c sarà nulla da raccontare. a presto Nic